Darius Blog
Wyświetl ten post na Instagramie. Can you think of cooler jobs for your dads to have?? 🐭🎢🌈 • It wasn't *just* wishing upon a star 💫 that helped Disney cast members Ben and Steve become dads 👨👨👦, but the Magic Kingdom has certainly played a role in making their wildest dreams come true. 😍💕Click the link in our bio to read their story: “These Gay Dads, Both Disney Cast Members, Are Raising Their Son with the Magic Kingdom at Their Doorstep” Post udostępniony przez Gays With Kids (@gays_with_kids) Lis 10, 2018 o 6:21 PST
Wyświetl ten post na Instagramie. Tijl is a 33-year-old single dad in Belgium 🇧🇪 and 11 months ago he became a first-time dad to a little baby girl 👨👧🌈! A close friend was his surrogate. ❤️ “It feels like living a dream,” shared Tijl “I love seeing her change and grow every single day.” 💕 Post udostępniony przez Gays With Kids (@gays_with_kids) Lis 10, 2018 o 9:22 PST
Wyświetl ten post na Instagramie. Post udostępniony przez Kampania Przeciw Homofobii (@kph_official) Lis 10, 2018 o 3:15 PST
Wyświetl ten post na Instagramie. Cytat na dziś #cytaty #LGBT #pride #miloscniewyklucza #prawaczłowieka #paradarownosci #milosc #gaypoland #wiaraitecza #gaychristian Post udostępniony przez darius blog (@dariusblog) Lis 10, 2018 o 5:19 PST
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Wyświetl ten post na Instagramie. Era il 1972 quando Mariasilvia Spolato partecipò alla manifestazione femminista dell'8 marzo a Roma come donna-sandwich: esibiva con orgoglio un cartello con scritto "Liberazione omosessuale" e infrangeva un tabù, faceva scandalo. La prima donna italiana a dichiararsi lesbica è morta qualche giorno fa a Bolzano e il quotidiano l'Alto Adige, che ne ha appreso la notizia, ha contribuito a ricordare il ruolo fondamentale di Spolato sia per il movimento omosessuale, sia per quello femminista. Laureata con 110 e lode, docente di matematica, Mariasilvia Spolato pagò in prima persona la sua scelta coraggiosa. La sua fotografia con il cartello fu pubblicata dal settimanale Panorama e a causa delle sue lotte e della troppa visibilità ottenuta perse il suo lavoro di insegnante. Fu licenziata con lo stigma di "indegnità". Anche la famiglia la allontanò e finì a dormire per strada, spostandosi di città in città, finché arrivò a Bolzano. Qui, ricoverata in ospedale per una brutta infezione a una gamba, fu infine accolta prima in un rifugio Caritas e poi nella casa di riposo Villa Armonia, dove è morta il 31 ottobre scorso. Lei, che aveva scritto un manuale di matematica sugli insiemi e libri sulla liberazione sessuale femminista, apprezzata negli interventi ai convegni dell'Udi, era conosciuta a Bolzano soltanto perché prima di trovare un riparo vagava per le strade della città, sempre alla ricerca di libri e giornali da raccogliere e da leggere. Molti sottolineano ora l'inaccettabile oblio sceso sul ruolo e le vicende di Spolato, per la quale Bolzano si sta mobilitando per organizzare i funerali. _ Ph: Lorenzo Zambello _ #graziemariasilvia #mariasilviaspolato #spolato #pride #orgoglio #lesbian #feminist #lesbica #femminista #rci_lgbt #diritti_lgbt #pioneer #thefirst #altoadige #bolzano #bozen #diritti_lgbt #lgbtrights #lanostrastoria #comingout #italianstory #lgbt #love #life Post udostępniony przez RAINBOW_COMMUNITY_ITALIA (@rainbow_community_italia) Lis 8, 2018 o 11:22 PST
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